Prima o poi capita a tutti gli imprenditori ed i professionisti di avere a che fare con la necessità di recuperare dei crediti.
Cosa fare? Muoversi subito? Ascoltare le motivazioni del creditore e credere alle sue promesse?
L'Avvocato Mascali consiglia innanzitutto di interpellare subito un avvocato con esperienza in recupero crediti a Bergamo e spiega una serie di comportamenti preventivi che gli imprenditori ed i professionisti dovrebbero adottare per contenere il problema del recupero del credito.
Spesso, per vari motivi, si tende a posticipare il momento in cui si intraprende un'azione legale per recuperare un credito: vuoi per non pregiudicare un rapporto personale che fino a quel momento è stato positivo, vuoi per non perdere un cliente, vuoi semplicemente perché si preferisce credere alle promesse e alle giustificazioni dell'interlocutore (una svista della banca, un grosso insoluto, un periodo difficile che presto passerà, la crisi ...).
Quando finalmente ci si attiva è troppo tardi. Il debitore è fallito o versa in uno stato di assoluta decozione. Così accade che i creditori che si sono muniti sollecitamente di un titolo esecutivo riescano a recuperare il loro credito prima che la situazione degeneri; mentre coloro che hanno temporeggiato, accontentandosi delle promesse, si ritrovino a dover coltivare lunghi procedimenti legali e ad aggredire patrimoni oramai svuotati.
I creditori che più spesso vengono pagati sono quelli che si muovono per primi. Il debitore, quando inizia ad essere difficoltà economiche, per evitare di subire provvedimenti esecutivi che gli impedirebbero di continuare la propria attività, paga i creditori che si sono immediatamente muniti di titolo esecutivo, ignorando gli altri, ai quali si limita a rivolgere promesse.
Per gli imprenditori e le società, oltre alla possibilità di recuperare effettivamente l'importo relativo alle fatture non pagate, il tentativo di recupero permette di avere accesso ad importanti benefici, sia come risparmio fiscale che come recupero di iva non riscossa. Tali benefici sono generalmente superiori, anche nel caso in cui il recupero del credito non avvenga, ai costi del procedimento legale.
Capita spesso ai piccoli imprenditori e ai professionisti, soprattutto nel caso di rapporti informali con i clienti, che le loro prestazioni non siano definite da un contratto scritto. Questa circostanza può costituire un significativo problema nel caso di inadempimento da parte del cliente.
Il contratto non deve essere particolarmente elaborato. Sarà sufficiente uno scritto in cui si dà atto dell'affidamento di un incarico e del relativo costo. In alternativa, pretendete un ordine scritto.
La determinazione del prezzo rende più veloce e molto più economica la fase giudiziale di accertamento del credito.
E' molto importante farsi pagare un acconto all'inizio del rapporto. L'acconto, per gli scopi indicati in questa sede, potrà anche essere contenuto.
L'acconto, infatti, non solo può essere usato come prova del conferimento dell'incarico, ma soprattutto consente di conoscere l'istituto bancario del debitore, che potrà essere eventualmente aggredito successivamente.
E' buona norma stabilire dei tempi precisi da rispettare e oltre i quali non sarà opportuno andare. In relazione alle vostre dimensioni e alle vostre abitudini, potrete organizzarvi come meglio credete. A titolo di esempio, potrete partire con una telefonata, a cui far seguire, ad una data distanza di tempo, una e-mail e, ad un analogo intervallo successivo, una raccomandata. Se anche l'ultimo tentativo non avrà dato risultati, è preferibile che affidiate immediatamente il recupero del credito ad un avvocato. Il ritardo sarà solo a vostro danno e a beneficio dei creditori più veloci.
Nel contratto d'appalto è giuridicamente previsto che l'appaltatore inviti il committente alla verifica e all'accettazione dell'opera. Si tratta di una prassi che, con gli opportuni accorgimenti, può essere utilmente adattata anche ad altre ipotesi contrattuali, come la vendita, la fornitura e, ovviamente, il contratto d'opera, anche professionale.
Soprattutto per i contratti di importi rilevanti o, per quanto riguarda gli artigiani e i professionisti, per i rapporti che hanno richiesto una notevole dose di tempo e lavoro, sarà molto utile ottenere una dichiarazione con cui il proprio cliente dichiari di aver ricevuto la fornitura/prestazione e di non aver rimostranze da fare. Il debitore, quando si trova in difficoltà economiche e sopraggiunge il termine di scadenza del pagamento, ricorre anche all'espediente della contestazione strumentale della bontà della prestazione ricevuta. L'accettazione senza riserve impedirà questo stratagemma piuttosto comune.
Non di rado, pur di ricevere il pagamento del dovuto, si promettono sconti e si accordano riduzioni varie senza alcuna ulteriore precisazione. In questi casi, qualora il debitore dovesse persistere nel suo inadempimento, il creditore non potrà che agire per l'importo così come contenuto. La riserva, se non è espressa, non può essere opposta. Non potrete sostenere che fosse sottinteso che lo sconto era funzionale al pagamento immediato e, quindi, condizionato ad esso.
Abbiate, pertanto, l'accortezza di precisare che ogni riduzione del prezzo originario - quale che sia la ragione per cui ritenete di doverla accordare - è espressamente subordinata al pagamento nei tempi promessi.
La corrispondenza con il vostro debitore deve essere scritta. Non accontentatevi di telefonate. Pretendete, soprattutto in caso di promesse di rientro, delle proposte scritte, anche se generiche e a voi non gradite. Non fate l'errore di rifiutare una proposta prima che sia stata messa per iscritto.
Quando il debitore riceve l'atto giudiziario finalizzato al recupero del credito, spesso contesta in modo pretestuoso la prestazione ricevuta. La presenza di un precedente scritto in cui il debitore prometteva il pagamento e si scusava per il ritardo, magari manifestando proprie difficoltà di liquidità, eviteranno al creditore di dover dare in giudizio la prova della bontà della prestazione e permetteranno al Giudice di pronunciare ordinanze di pagamento provvisoriamente esecutive.
In questo modo, il procedimento giudiziale sarà molto più veloce ed economico.
Se avete dubbi sul vostro cliente o lo stesso ritarda il pagamento, rivolgetevi immediatamente al trasportatore e fatevi consegnare la bolletta sottoscritta dal destinatario. Quando si agisce in giudizio per il recupero del credito, capita di trovarsi nella situazione di dover dare prova della consegna dei prodotti venduti. Non è raro che il compratore sostenga di non aver ricevuto la merce (dovendo il creditore provare il fatto). I trasportatori, per lo più, distruggono i documenti relativi al trasporto trascorso un anno dalla consegna. Ciò fanno in forza dell’art. 2951 c.c, che così dispone: “Si prescrivono in un anno i diritti derivanti dal contratto di spedizione e dal contratto di trasporto”. Considerati i tempi di pagamento delle fatture nonché i tempi delle procedure giudiziali, ci si trova ad aver bisogno delle prove di consegna ben oltre l’anno dalla spedizione. E’, allora, di palmare evidenza la necessità di procurasele prima di allora. Pertanto, quando intravedete segnali che vi fanno dubitare del cliente, rivolgetevi al trasportatore e conservate i relativi documenti.
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